MILANO - Il principio attivo di una pianta, che cresce spontaneamente in Calabria, è sotto studio da pochissimo tempo di un team di ricercatori statunitensi. Questa molecola, associata all’Olio di semi di Borragine, a svolgere una benefica azione sull’ipertensione sarebbe in grado di proteggere adeguatamente le pareti arteriose e, in più, avrebbe la proprietà di staccare finanche le placche di colesterolo dall’interno dei vasi sanguigni di groppo calibro.
Le piante officinali, si sa, nella stragrande maggioranza dei casi, riescono a dare - soprattutto ai primi stadi - risultati piuttosto soddisfacenti contro l’ipertensione, evitando così di dover ricorrere all’uso dei medicinali di sintesi chimica. Negli stadi più avanzati, invece, specie dopo lunghi periodi di terapia farmacologica, si possono associare ai farmaci come terapia di sostegno.