Per tutti noi Calabresi Mongiana è un posto magico, incantato un paesello di recente costruzione immerso in una folta vegetazione e protetto da un ruscello che irriga questo posto caro ai Borbone . A Mongiana venne edificata l'8 marzo 1771 proprio sotto la prima dominazione borbonica , che decise studiando il luogo di creare in tal posto un'area economico industriale di primo livello . Ebbene si in un contesto difficile come quello Calabro , a causa della difficoltà orografica e per merito delle sue acque abbondanti Mongiana divenne un vero miracolo industriale .
Cesare Mulè autore di un interessante opera sul centro affronta la descrizione dettagliata del paesello montano con tali parole:” L'8 marzo 1771 venne alla luce l'abitato di Mongiana .gradita residenza di operai , falegnami , minatori ed armaiuoli che crearono di questo posto una zona sviluppatissima “ . La storia di Mongiana è concentrata prevalentemente sull'attività fusiva il sogno Borbonico stava per compiersi , zona cara ai Reali crearono le Reali Ferriere attività estrattiva e fusiva e creativa senza dimenticare che in tale posto venne fuso e smerciato il fucile Modello Mongiana oggi visibile a Napoli e Parigi ed utilizzato dall'esercito Reale .
Non vi sono dati certi sul fatto che anche quest'area fosse stata devastata dalla furia dell'evento sismico del 1783 che interessò tutta la Calabria Ultra , ma a riguardo vige una documentazione frammentaria l'Opificio delle Serre venne lesionato in alcune zone dell' industria. Nel 1822 -'29 viene fuso e creato il primo ponte in ferro il “ Real Ferdinando “ il cui architetto fu Lippi inviato come molti studiosi in questa sperduta zona delle Serre Monteleonesi ( Vibo Valentia) . Dopo molti anni di lavoro inteso estrattivo i minatori di Mongiana con pala e pico estraevano 150 cantaja di minerale giornaliero che portavano in superficie a dorso di mulo . Nel 1832 -'35 nasce il secondo ponte a campata unica in ferro merito dell'ingenieria borbonica il “ Maria Cristina” . Tuttavia , il miracolo borbonico partorisce progetti ardui per il centro in quel periodo così difficile a causa delle difficoltà negli spostamenti , che da Mongiana nel cuore delle Serre a dorso di mulo i manufatti di pregevole fattura venivano fatti scendere fino al mare per poi prendere il largo , la strada preferita per gli spostamenti economici . Le Reali Ferriere davano e creavano lavoro circa 1800 operai venivano cullati e stipendiati dalla Corona . E' proprio a Mungiana che la Corona borbonica fece costruire le prime case popolari per accogliere le famiglie operaie , poi diede disposizione con pubblica regolamentazione che venisse eretta una chiesa ed una scuola completamente gratuita . La storia del centro è una storia legata al lavoro di estrazione ma soprattutto legata alla presenza di questi folti boschi di faggeti e castagneti che la Real Casa di Borbone cercò di proteggere dal disboscamento in quanto l'area era soggetta a continue alluvioni che ne modificavano la zona e che minacciavano la stabilità dell'industria . Tuttavia , prima che l'industria delle Serre galoppasse verso lidi sicuri e stabili il Governo Borbonico visitò molte volte questa terra proponendo di risolvere gli affanni degli operai che portarono lustro alla Calabria Borbonica . Le Reali Ferriere simbolo della nostra terra smisero di produrre dopo il passaggio di Caribarto ( Garibaldi ) la produzione smise drasticamente di lavorare , l'attività dimezzata drasticamente fino alla completa distruzione del sogno borbonico . La Mongiana da prima zona industriale di primo livello divenne zona montana . Nel 1867 proprio dopo la proclamazione dello Stato Unitario la zona passò nelle mani di Achille Fazzari ex Garibaldino che la acquistò per circa 50.000 all'asta facendone una tenuta di campagna e riempendola di cimeli garibaldini . La stessa popolazione avendo visto lo scempio e vedendo la perdita pezzo per pezzo delle famose Ferriere che venivano inviate al Nord per provvedere allo sviluppo socio-economico dell'Ansaldo di Genova e della Marzabotto Veneta oggi Marzotto . In preda allo sconforto Mongiana che prima fu terra d'accoglienza divenne terra d'emigrazione che si ripercuote fino ai giorni nostri la sua popolazione complessiva è di 861 abitanti . Chiusa con la dicitura “ troppo lontana dal mare “ i Mongianesi abbracciarono la statua di Ferdinando abbattuta dal passaggio dei “ fratelli d'Italia “ e portata in processione a spalla per l'intera area e posta sull'antico posto . A Mungiana è oggi zona prevalentemente montana quasi da passeggiate boschive e visite al lago che ne porta il suo nome , i suoi boschi prendono vita nei periodi estivi . Del suo glorioso passato a testimonianza ne rimangono solo ruderi probabilmente da valorizzare e divulgare ai tanti che ancora ignorano che l'attività siderurgica di Mongiana fu la più importante d'Europa tra il 1771 al 1861 , con il passaggio delle giubbe rosse fu decapitato un fiorente comparto calabrese gettando queste terre nei problemi di oggi emigrazione fame sconforto abbandono della propria terra , tutti sintomi e problemi legati a quel maledetto 1861 .
Dott.ssa Maria Lombardo
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