Grande successo per “La ruota della memoria” a Brancaleone

 La Ruota della Memoria 2011

Grande successo per la Biennale d’Arte itinerante
diretta da Sara Parlongo

Ospiti e premiati d’eccellenza nella serata dedicata all’arte e alla cultura

Grande successo per la biennale d’arte itinerante “La ruota della memoria”, ideata e organizzata da Sara Parlongo in ricordo del padre Giuseppe, che domenica scorsa, a Brancaleone, ha visto l’apertura della mostra e la serata di premiazione.
Nomi di alto livello per la seconda edizione della biennale che, partita da Bovalino, quest’anno ha fatto tappa nella città di Brancaleone dove la manifestazione ha trovato grande ospitalità e una straordinaria cornice di pubblico.
Con il patrocinio dell’amministrazione comunale e della provincia di Reggio Calabria, Sara Parlongo ha dato vita a una suggestiva manifestazione di grande spessore culturale, con la presenza di eccezionali artisti, rappresentanti del mondo della cultura e del sociale.
«Con “La ruota della memoria” ho voluto omaggiare quanti si distinguono per impegno, operosità e coraggio in campo culturale, sociale e artistico, contribuendo così alla crescita della nostra regione – ha detto la Parlongo -. Voglio perciò ringrazia il sindaco Moio e gli assessori Mediati e Zappia per il sostegno e l’apprezzamento a questa iniziativa».
«Il lavoro sinergico ci ha dato l’opportunità di realizzare tutto questo, perché la cultura è l’unico riscatto possibile del nostro territorio e questa serata, di cui siamo grati alla professoressa Sara Parlongo, è per noi un importantissimo punto di partenza» ha detto il sindaco Francesco Moio, condividendo il pensiero con l’assessore alla cultura Antonio Mediati e quello al turismo Alfredo Zappia.
Dodici, come i raggi della ruota che ispira la manifestazione, gli artisti in mostra dal 7 al 10 agosto, nelle sale del Palazzo comunale di piazza Italia: Alessandro Stivala, Gaudio Incorpora, Giuseppe Strangio, Giuseppe Campisi, Liliana Condemi, Massimo Facchini, Francesco Sculli, Pasquale Caristo, Raffaele Guidace, Salvatore Ciano, Sara Parlongo e Susanna Campiti.
La serata, condotta da Maria Teresa D’Agostino, si è aperta con il balletto di Michela Caristo, della scuola di danza “Sport più” di Brancaleone, sulle note di un’emozionante “Va pensiero” e, dopo i saluti del sindaco Moio e degli assessori, ha visto il qualificato intervento di Salvatore Urso, dell’università della Calabria, in rappresentanza del progetto “Tarta care” che monitorizza nidificazione e sviluppo delle Caretta-caretta che, a Brancaleone, hanno trovato il loro habitat ideale.
Proprio dal premio della tartaruga “Città di Brancaleone” si è partiti, consegnando i riconoscimenti, realizzati dallo scultore Eugenio Glioti, alla pittrice di fama internazionale Giovannella Salvadori, che ha lavorato pure con il grande Guttuso, a Vincenzo De Angelis, medico e appassionato storico del territorio, agli studenti dell’istituto d’Arte di Locri, che hanno realizzato un bellissimo murales sulle pareti del palazzo comunale, e al giornalista Agostino Belcastro, mentre, impossibilitati per impegni di lavoro, ritireranno il premio in seguito i giornalisti Emanuela Ientile, Antonio Condò e Rosario Condarcuri.
Subito dopo, intervista a Pasquale Celona, artista e presidente della Biennale internazionale d’Arte di Firenze, scelto da Sgarbi per il padiglione Toscana della Biennale di Venezia, premiato con la “Ruota della memoria”, introdotto da una raccolta di immagini che documentano la straordinaria attività da lui svolta. Con lui il fratello Piero, direttore della stessa Biennale.
A seguire, sono stati consegnati i premi “La ruota della memoria”, realizzati dal maestro orafo Aldo Ferraro. Per la cultura sono stati premiati il maestro Gaudio Incorpora, intelletto acuto e brillante, protagonista illuminato della storia culturale della nostra regione; il poeta dialettale Bruno Salvatore Lucisano, pluripremiato, insignito del Nosside 2010; e Gianni Carteri studioso di rara onestà intellettuale, autore di importanti saggi sulla letteratura, tra cui il recente pregevole lavoro su Mario La Cava. Per la pittura sono stati premiati i pittori Luigi Malice, da 50 anni attivo sul nostro territorio, selezionato da Sgarbi per il padiglione Calabria della Biennale; Salvatore Ciano, artista in perenne sperimentazione, e Liliana Condemi, apprezzata per l’estrema sensibilità artistica, che riceverà il premio dal sindaco nei prossimi giorni. Per la scultura, il premio è andato a Rosario La Seta, creatore di forme morbide e vivide; per il turismo riconoscimento a Hiske Maas, innamorata della Calabria e delle sue potenzialità, audace e determinata, ha fatto di MuSaBa un polo d’attrazione internazionale. Per la storia, premio al grande Nik Spatari, artista geniale e visionario, capace di guardare oltre il tempo e lo spazio, affondando le ricerche nella protostoria e offrendoci una visuale diversa quanto affascinante.
Premio per l’impegno nel sociale a Anthony Randolfi, di Telebruzzano, che, attraverso il mezzo audiovisivo, svolge un prezioso lavoro di valorizzazione dei gioielli dell’area grecanica; e all’associazione EnergiECalabria, rappresentata dal presidente Antonio Pezzano, per l’incisiva azione svolta sul territorio catturando fermenti creativi nel cinema, nella fotografia e nell’arte in genere.
Ha incantato il pubblico con il suo eccezionale talento nel recitare l’attore Antonio Caracciolo, special guest della serata, premiato con “La ruota della memoria”, che prima ha interpretato un brano da “Novecento” di Baricco e poi ha concluso leggendo in maniera magistrale una poesia di Sara Parlongo. Caracciolo ha preso parte alle più note fiction Rai degli ultimi anni, da “Gente di mare” a “Don Matteo”, e al cinema è stato diretto da Vanzina e Ferrara.
Applauditissimi gli intermezzi musicali di Agostino Cucuzza, talento in ascesa, premiato a Castrocaro, che ha cantato un brano di Califano e, poi, “Ti lascerò” in coppia con Maria De Maria, seconda al “Carmelitano d’Oro” 2011, e quelli di danza di Giuliana Marzano e degli allievi della scuola di danza “Sport più” di Brancaleone. Gli studenti dell’istituto d’arte di Locri hanno invece dato vita a una bellissima coreografia con le immagini da loro stessi create per il calendario 2011.

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