Desiderio estremo
Signore, fa’ che muoia qui sul letto,
la sposa accanto e l’adorata prole;
ancora gli occhi fissi al Tuo cospetto
un lieto giorno in cui rifulge il sole.
La Santa Madre che mi stringa al petto
in un effluvio di rose e viole;
nonna Nunziata giunga con affetto
dal loco eterno di chi creder suole.
Quando la salma nella bara giace
la libertà lo spirito conquista
che sulla Terra perseguire è vano.
E finalmente l’agognata pace,
or che la gente mia si rattrista,
goder potrò come umile cristiano.
Domenico Caruso
S. Martino di Taurianova (R.C.)