A Girifalco, in provincia di Catanzaro, nella serata di sabato 10 novembre 2012, si è svolto un interessante convegno di studi, dal titolo emblematico per chi è partecipe delle vicissitudini del nostro Sud: "Oltre il pregiudizio. La voglia di riscatto della razza maledetta".
Un tema forte, quello proposto, che riconduce direttamente all'opera nefasta, per il Mezzogiorno, svolta da Cesare Lombroso e dai suoi allievi. Si deve ad essi, infatti, la definizione altamente spregiativa per i meridionali di «razza maledetta», intesa proditoriamente a condannare un'intera popolazione.
L'Assessore alla Cultura del Comune di Girifalco, Prof.ssa Rosanna Rizzello, che ha fatto gli onori di casa, nell'introdurre i lavori ha voluto sottolineare come, anche attraverso questi appuntamenti fra storia e cultura, si realizzino proficue sinergie tra gli enti locali. Infatti, il convegno di Girifalco ha visto riuniti, nel patrocinare l'iniziativa, oltre al Comune ospitante, i Municipi di Borgia e Cortale, i cui sindaci hanno confermato l'interesse di ognuno a sconfiggere antichi pregiudizi, seguendo un percorso di riabilitazione storica.
Sul palco e al microfono si sono alternati il moderatore, Prof. Luigi Lombardi Satriani, docente di Antropologia Culturale presso l'Università di Roma "La Sapienza", insieme al Prof. Guido Pescosolido, storico e docente presso lo stesso Ateneo, il Dott. Gustavo Danise, giudice presso il Tribunale di Lamezia Terme, il Dott. Luigi Maffia, sostituto procuratore della Repubblica presso lo stesso Tribunale, nonché lo psichiatra e criminologo Prof. Francesco Bruno. Le conclusioni della serata, infine, sono state tratte dall'avv. Vincenzo Fulvio Attisani, consigliere della Provincia di Catanzaro.
Il seguitissimo convegno di Girifalco, con il Teatro Ariston gremito, ha visto la partecipazione del Comitato Tecnico Scientifico "No Lombroso", con il suo Presidente, Ing. Domenico Iannantuoni. Questi, nel suo applaudito intervento, ha ribadito come politiche pregiudizievoli per il Mezzogiorno, dopo l'unità nazionale, insieme all'opera deleteria svolta da pseudo-scienziati come Cesare Lombroso, hanno contribuito a creare un divario territoriale con il resto della Penisola che non esisteva prima del 1861. Per questo motivo, assume oggi ancor più rilevanza la battaglia intrapresa dal Comitato "No Lombroso". I suoi obiettivi, infatti, diretti ad ottenere la restituzione e la sepoltura dei resti tuttora trattenuti nel Museo di Torino, insieme alla rinnovata e definitiva sconfessione del cattivo maestro veronese, rivestono il significato simbolico della sconfitta del pregiudizio e del riscatto di un'intera etnìa. La connotazione di «personaggio maledetto», perciò, andrà rovesciata su Cesare Lombroso e sui suoi spregevoli allievi...
Va sottolineato che, durante l'esposizione dei relatori e docenti convenuti a Girifalco, hanno fatto da graditissimo intermezzo le canzoni di un «mostro sacro» della musica partenopea, Eugenio Bennato. Un musicista che ha dedicato da sempre il suo impegno all'idea di riscatto del Sud, come mostra efficacemente anche la sua ultima applauditissima produzione artistica.
Il segretario del Comitato T.S. "No Lombroso"
Avv. Francesco Antonio Schiraldi