Uno Slalom d’arte e d’amicizia.
“ Dalida anche se sei in cielo e brilli assieme alle più belle stelle, io ti amo”, firmato Pippo Made’.
È questa la dedica lasciata dal grande Maestro Lo Cicero in arte Pippo Madè presso il registro delle presenze ospiti in Casa Museo Dalida di Serrastretta e questo dichiarato amore è uno e non l’unico filo conduttore della dodicesima edizione dello Slalom automobilistico del Monte Condrò a Serrastretta.
La serata di presentazione a cura della socia Maria Antonietta Mascaro che brillantemente ha dialogato in primo luogo con Pippo Madè ma anche con il sindaco di Serrastretta Felice Maria Molinaro, il Presidente Dell’Associazione Dalidà Francesco Fazio, il segretario della scuderia e pilota Andrea Armanno, con il pilota e figlio di Madè, Rosario Lo Cicero e con il presidente dell’Aci di Catanzaro Eugenio Ripepe.
Numerosi i presenti in sala tra cui una nutrita presenza di amici di Palermo in rappresentanza della gemellata Scuderia Armanno Corse.
Le sedie di Serrastretta a opera dell’azienda di Pino Paletta erano tutte occupate dagli ospiti, solo una era vuota, ma la solerte presentatrice ha fatto notare la non casualità della cosa.
Maria Antonietta ha detto come la sedia vuota, vuota non è, è semplicemente riservata a Dalida che a Serrastretta , luogo delle sue radici, troverà sempre un posto a Lei riservato.
In questo senario nel salone della ex Scuola Elementare Serrastretta accoglie con una cerimonia carica d’emozione i suoi ospiti e in primo luogo il Maestro Pippo Madè, che nell’occasione ha donato all’Associazione Culturale Dalidà la sua opera intitolata MADÈ A SERRASTRETTA.
La presentazione dell’opera pittorica ha dato il via alla 12° edizione dello Slalom Monte Condrò che grazie a Madè ha avuto un carattere decisamente diverso, molto più ricco . Infatti l’Associazione Dalidà, organizzatrice dello slalom, con la collaborazione del Maestro , della Scuderia Armanno Corse, dell’Aci di Catanzaro, si pregia di affermare:“Noi dello slalom ne facciamo un’opera d’arte”.
La serata inizia con i saluti e il benvenuto agli ospiti della città di Palermo da parte del primo cittadino serrastrettese Molinaro che ringrazia il Maestro e l’Associazione perché, dice:” un evento di questa portata non arricchisce solo il Museo Dalidà destinatario dell’opera ma l’intera comunità di Serrastretta”.
La parola poi passa a Francesco Fazio presidente dell’Associazione Dalidà che ha sottolineato il grande impegno e la passione che l’Associazione e i suoi componenti hanno nel creare e nel realizzare i vari eventi nonostante le molte difficoltà che si vivono in questo particolare periodo socio-economico.
Rosario Lo Cicero, figlio del maestro ricorda come sono cominciati i rapporti con l’Associazione Dalidà e il tutto inizia con la passione da parte di entrambi per l’indimenticata e grande artista Iolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalidà. Questa passione porta a curiosare, dice Rosario Lo Cicero, su un sito che poi si scoprirà essere quello dell’Associazione Dalidà. Si consolida l’amicizia con Angelo Angotti, uno dei più attivi soci dell’Associazione. È nel 2010 Rosario che corre per la prima volta nel borgo presilano con un’immagine di Dalidà sulla sua auto e sempre in quell’occasione recapita all’Associazione Dalidà un ritratto della cantate realizzata dal Maestro, ritratto custodito gelosamente all’interno del Museo Dalidà.
Andrea Armanno segretario dell’Armanno Corse sottolinea come il buon uso dei social network sia positivo prova ne è il risultato di un’amicizia che ha portato al gemellaggio tra l’Armanno Corse e l’Associazione Dalidà che oltre a la cosa sportiva, soprattutto la nascita di una bellissima e profonda amicizia. Armanno, inoltre esprime la sua profonda emozione e gratitudine al maestro Madè che lo ha ritratto come uno dei protagonisti della sua tela. Infatti Andrea è impresso sull’opera all’interno della 126 blu, la sua auto da corsa.
Se dalla visita in dicembre a Palermo l’Associazione Dalidà porta a casa la promessa (oggi concretizzata) di avere in donazione un’importante opera per il Paese di Serrastretta. Oggi il maestro Madè visibilmente commosso alla cerimonia dichiara di voler donare gratuitamente a Serrastretta nella persona giuridica dell’Associazione Dalidà o del Comune di Serrastretta diverse sue opere originali così da costituire una maglia della rete internazionale già esistente e alla quale si unirà Serrastretta dove poter ammirare i dipinti di Madè come di altri artisti che vorranno aderire al progetto.
A oggi alcune tappe di questo straordinario itinerario d’arte sono: Palermo, Ravenna, Assisi.
Pronta la risposta positiva del presidente Fazio e soprattutto del sindaco Molinaro che ha dato la disponibilità dei locali a breve pronti.
Il maestro nell’andar via ha ribadito la proposta e la disponibilità immediata alla donazione delle opere con tanto di atto pubblico.
Ma prima di scoprire l’opera “Madè a Serrastretta” il Maestro ha sottolineato quelle che sono le sue passioni: l’arte soprattutto, i motori, Dalida .
Manifesta sua profonda fede, la dedizione per la Madonna e per il San Francesco D’Assisi.
È in attesa di essere convocato per offrire la sua ultima opera, “La Divina Commedia”, al Pontefice e al Presidente della Repubblica.
Tolto il drappo rosso insieme al sindaco Molinaro e al presidente Aci Ripepe che ricopre la tela con dedica all’associazione Dalidà. Il maestro descrive il quadro dove la figura di Dalida domina con sullo sfondo un cielo stellato con la costellazione della nascita dell’artista rappresentata. Ai suoi piedi un bosco dal quale si sollevano delle sedia volanti verso un artigiano che lavora al suo tradizionale banco da sediario e un’auto da corsa con numero 45 e con scritto Armanno Corse che percorre una strada che porterà a raggiungere traguardi sempre più importanti.
Il maestro ha voluto rappresentare la faggeta di Serrastretta fonte in passato del legno per la costruzione sedia tipica serrastrettese. L’artigiano rappresentato è stato ripreso da foto inviate al maestro che individuano in Mastru Ciccio Mancuso uno degli ultimi custodi della tradizionale arte dei sediari.
Matteo Mancuso figlio dell’artigiano momentaneamente infortunato è intervenuto alla cerimonia per ringraziare il maestro della grande considerazione ricevuta.
Scoperta l’opera e fatte le foto di rito l’opera di Madè insieme a quella donata della giovanissima serrastrettese Giulia Caruso, che ha disegnato Dalida con un tratto di matita giudicato eccellente dallo stesso maestro Lo Cicero, si è provveduto a trasferirle nella Casa Museo Dalida dove verranno custodite.
Profonda l’emozione del maestro nel visitare per la prima volta quella che sarà la sede della sua opera che andrà ad aggiungersi alla sua precedente ed alle altre di autori diversi, già custodite nella Casa Museo.
Per l’occasione la casa si è mostrata anche ospitale avendo approntato un buffet con degustazione di prodotti locali a cura dei soci capitanati dal professor Francesco Angotti esperto professionista del settore.