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BINARI MORTI

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  • Stazione di Crotone 16 novembre 2013. Prima da destra la vice presidente di Italia Nostra Teresa Liguori

24 anni fa il disastro ferroviario di Crotone

Iniziativa di Italia Nostra per richiamare l’attenzione sulla sempre più ridotta offerta di treni in Calabria.

In Calabria circolano sempre meno treni e si asportano anche le rotaie. Ai pesanti tagli ai collegamenti regionali e intercity già operati da Trenitalia si aggiunge ora anche la “forbice” di Rfi (Rete ferroviaria italiana), che gestisce le infrastrutture. Alla stazione di Crotone stanno smantellando l’originario fascio di sedici binari - gran parte dei quali riservati a parcheggio e movimento merci (ricordo di un passato in cui il porto e le industrie chimiche e siderurgiche garantivano occupazione e benessere) - per mantenerne solo tre.

A questa Calabria che, a Crotone e altrove, va perdendo treni e rotaie a favore del trasporto su gomma, l’associazione Italia Nostra guarda da tempo con preoccupazione sia perché viene calpestato il diritto dei cittadini ad una mobilità al passo con i tempi, sia perché più autovetture, autobus e tir sulle strade comportano conseguenze negative in termini di traffico e di inquinamento acustico e atmosferico.

L’occasione per richiamare ancora una volta l’attenzione dei mass media, del mondo politico-istituzionale e dei cittadini sul grave arretramento del trasporto pubblico nella nostra regione è stata la commemorazione, promossa da Italia Nostra, del 24° anniversario del disastro ferroviario di Crotone. All’epoca - era il 16 novembre 1989 - due treni si scontrarono sul binario unico della ferrovia jonica poco a sud della stazione Fs. Il tragico bilancio fu di 12 morti e 34 feriti.

Tra loro c’erano soprattutto insegnanti e studenti pendolari. Durante la cerimonia, nel corso della quale è stata deposta una composizione floreale in ricordo delle vittime, Teresa Liguori, vice presidente nazionale di Italia Nostra, ha pronunciato parole molto forti: «E’ una lenta agonia che sembra difficile fermare. Eppure, Rfi ha preso da tempo un preciso impegno per realizzare un progetto di fattibilità per l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica da Melito Porto Salvo a Sibari.

Perché non sono ancora iniziati i lavori? Se i cittadini hanno a cuore le sorti del patrimonio ferroviario, bene comune, servizio pubblico, devono impegnarsi perchè questa situazione di stallo venga superata senza ulteriori indugi. Lo si deve alle 12 vittime innocenti di 24 anni fa, ai tanti ferrovieri caduti sul lavoro, a coloro che hanno perduto il lavoro nelle ferrovie e sono stati costretti ad allontanarsi dalle famiglie.

Ma lo si deve sopra tutto alla dignità dei cittadini, non sudditi, che reclamano il diritto alla mobilità come tutti gli altri italiani». Alla manifestazione, organizzata nella piazza antistante la stazione di Crotone, da qualche anno piazza 16 novembre 1989 per iniziativa d’Italia Nostra, hanno aderito associazioni d’impegno civile e ambientale e sigle sindacali: Ciufer, Filt-Cgil, Arci, Nuova Hera, Legambiente, Jobel, Confcooperative e Libera.

Sempre più disertata dai treni, assediata dai rifiuti e dimora abituale di extracomunitari emarginati e prostitute, la stazione ferroviaria di Crotone è diventata lo specchio, oltre che di un servizio pubblico negato e calpestato, di un degrado sociale ed economico senza precedenti. Appaiono lontanissimi gli anni in cui lo scampanellio che annunciava i treni in arrivo era ripetuto più volte anche in una stessa ora e le banchine erano affollate di viaggiatori, valigie e bagagli vari.

Una targa marmorea affissa sulla facciata d’ingresso della stazione il 6 marzo 2011 (un’iniziativa della locale sezione d’Italia Nostra per la “IV Giornata delle ferrovie dimenticate” nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia) riporta i nomi di Garibaldi, transitatovi nel 1882, e dei viaggiatori del Grand Tour: l’archeologo Lenormant  e gli scrittori Gissing e Douglas, rispettivamente transitati negli anni 1879, 1897 e 1911.

«Ricordare attraverso questi nomi illustri la nostra stazione, inaugurata il 31 maggio 1874, serve anche a richiamare la necessità - affermò all’epoca Teresa Liguori - che essa venga mantenuta in condizioni decorose e valorizzata come tappa di un itinerario ferro-turistico-culturale che, ispirandosi al celebre libro di Gissing, potrebbe chiamarsi “Sulle rive dello Jonio”».

Parole cadute nel vuoto. Storia, turismo, cultura, maggiore rispetto dell’ambiente, speranze dei viaggiatori e sacrifici dei lavoratori: tutto ciò che di reale e di ideale ruota attorno al treno appare oggi in via di disfacimento. Non è azzardato dire che il futuro del trasporto ferroviario in Calabria, in particolar modo per il versante jonico, è proprio…fuori binario.

Giulio Grilletta

GIANLUCA PARISE SOMMELIER

Antichi mestieri per una giovane professione quella del Sommelier Nei saloni dello Sheraton Roma Hotel, la scuola della F.I.S.A.R.(Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori) ha svolto gli esami del corso 2012/2013 con oltre 50 aspiranti Sommelier provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero. Il corso è durato un anno, varie le materie di studio, studenti…
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BATTERE LA CRISI PENSANDO FUORI DAGLI SCHEMI

Alla Camera di commercio di Reggio Calabria, un seminario per il Club delle imprese innovative

Reggio Calabria, novembre 2013. Mercoledì 27 novembre 2013 alle ore 11.30, presso la Camera di commercio di Reggio Calabri,a si terrà il seminario “Strumenti e metodologie per generare idee innovative”, un incontro pensato per gli imprenditori che credono nell’innovazione come un processo costante e misurabile, come strategia per uscire dalla crisi.

La recessione è uno dei periodi più duri per l’economia. Le imprese, per sopravvivere, devono passare a un modello aperto di ricerca e sviluppo di idee, conoscenze e tecnologie, in cui il processo di innovazione diventa un fenomeno collettivo al quale partecipano soggetti diversi che interagiscono fra loro. Questa visione dell’innovazione implica un cambio di mentalità e l’applicazione di metodologie per generare ideeinnovative, sia tecnologiche che di business (Open Innovation, Pensiero creativo, TRIZ) in un contesto globale.

Durante la giornata, Francesco Lagonigro - partner Strategia & Controllo srl - e Franco Scolari - direttore del Polo Tecnologico di Pordenone - descriveranno metodologie e strumenti a supporto delle decisioni per stimolare la creatività e ripensare l’innovazione.

Il seminario rientra nelle attività del “Club delle Imprese Innovative”, iniziativa della Camera di Commercio che propone alle imprese del territorio che vi aderiscono occasioni di incontro e formazione per favorire la reciproca conoscenza e l’avvio di collaborazioni su temi da approfondire, processi da implementare, problematiche da affrontare.

Programma:

Ore 11.30  Breve introduzione ai percorsi di “Innovation Coaching” per stimolare la creatività delle imprese e supportarne la costruzione di strategie di innovazione di grande impatto.

Ore 12.00  Strumenti e approcci per la generazione di idee innovative

Ore 13.30  Lunch

Ore 14.00  Design Management (DM) e Design Thinking (DT): approccio all’innovazione del DM e il ricorso al DT come metodologia pratica per ottimizzare il processo innovativo

Ore 16.00  Approfondimenti e/o colloqui individuali

I colloqui individuali sono riservati alle imprese aderenti al Club delle Imprese Innovative della Camera di commercio di Reggio Calabria (http://www.informa.calabria.it/P42A0C456S392/Club-imprese-innovative.htm).

La partecipazione è gratuita e, in via eccezionale, potranno partecipare a questo primo incontro anche le imprese non iscritte al Club delle Imprese Innovative.

Per informazioni

IN.FORM.A. Azienda Speciale della Camera di commercio

Angelica Pirrello - Tel. 0965.384218 - informa.pirrello@rc.camcom.it

La Calabria e i dati economici di Banca d’Italia – Apocalypse Now!!!

Nella prima parte del 2013 l’attività economica in Calabria ha continuato a risentire della nuova fase congiunturale sfavorevole iniziata nel 2011. Alcuni segnali di stabilizzazione si sono registrati solo a partire dai mesi estivi; tuttavia, permane un elevato grado di incertezza sulle prospettive di recupero dell'economia nei prossimi mesi. Secondo il sondaggio della Banca d’Italia, le imprese dell’industria e dei…
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Consorzio del Cedro di Calabria: “Festa della raccolta del cedro 2013” a Santa Maria del Cedo (Cs).

  • Santa Maria del Cedro CEDRO F002
  • Santa Maria del Cedro CEDRO F003
  • Santa Maria del Cedro CEDRO F001

A Santa Maria del Cedro fervono i preparativi per la prima edizione della “Festa del cedro”.

Fervono i preparativi per la prima edizione della Festa del cedro. La manifestazione si terrà l'8, 9, 10 e il 15, 16 e 17 novembre prossimo a Santa Maria del Cedro (Cs). Le cedriere, il Museo del cedro, la cittadella del Cedro, il centro storico del paese ospiteranno momenti salienti legati al mondo agricolo, alle tradizioni, alla gastronomia e alla cosmesi d'eccellenza, raccontando del vasto mondo del cedro.

L'evento è realizzato dal Consorzio del Cedro di Calabria in collaborazione con il Comune di Santa Maria del Cedro, l'Assessorato Regionale all'Agricoltura della Regione Calabria guidato dall'assessore Michele Trematerra e con il patrocinio di Confagricoltura Calabria.

La scoperta di un territorio passa anche attraverso la conoscenza della storia dei suoi elementi naturali, ed il cedro è l'agrume che ha da sempre fortemente caratterizzato il paesaggio nonché le vicende degli abitanti di Santa Maria del Cedro e dell'Alto Tirreno Cosentino. La festa della raccolta nasce per preservare e divulgare la cultura di un popolo.

La cedriera diviene meta per le scuole e punto di partenza di un percorso simbolico, tracciato negli anni da tanti cedricoltori che hanno preservato un frutto dal profumo inebriante. La festa della raccolta nasce per il rilancio del mondo rurale.

Cedro

“La festa della raccolta 2013”
A Santa Maria del Cedro (Cs)

Lasciamoci abbracciare dalla terra dei cedri, dove tradizioni e miti si intrecciano su una pianta dalle spine amare e con un frutto dal profumo inebriante.

PROGRAMMA

 Venerdì, sabato e domenica
8-9-10 e 15-16-17 novembre 2013

 Domenica 10 novembre
dalle ore 16,00
presso il “Museo del Cedro”
“Il Cedro e la Cosmetica”

Saluto di benvenuto

Dott. Giuseppe Aulicino
Sindaco del Comune di Santa Maria del Cedro

Intervengono
Angelo Adduci
Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria
Dott.ssa Fulvia Caligiuri
Presidente Confagricoltura Cosenza
Prof. Giancarlo Statti
Dipartimento di Farmacia e Scienza della Nutrizione
Università della Calabria
Dott.ssa Elisabetta Ferrara
EF Cosmesi - Saracena (Cs)

Conclude i lavori
On. Michele Trematerra
Assessore
Agricoltura - Foreste e Forestazioni
Regione Calabria

Gran finale con intrattenimento e buffet

Sabato 16 novembre
dalle ore 16,00
presso il “Museo del Cedro”
“Cedro, ricette fatte con i raggi del sole”

Saluto di benvenuto
Angelo Adduci
Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria

Intervengono
Dott. Alberto Statti
Presidente Confagricoltura Calabria
Prof. Giovanni Sindona
Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche
Università della Calabria
Chef Vincenzo Grisolia
Ristorante Vigrì, Scalea
Chef Salvatore Benvenuto
Il Cormorano Exclusive Club, Grisolia
Alessandro del Vecchio
Pasticceria Daniela, Scalea
MHM Conte
S.T.A.R.S. (Servizi Tecnici per Alberghi, Ristoranti e Similari)
Franco Picerno
Il Melograno - Bar Gelateria Artigianale
Santa Maria del Cedro

Conclude i lavori
On. Michele Trematerra
Assessore
Agricoltura - Foreste e Forestazioni
Regione Calabria

Gran finale con intrattenimento e buffet

Domenica 17 novembre
dalle ore 16:00 in poi...
Centro storico di Santa Maria del Cedro (Cs)
“Paese in festa”

Memorie e ricordi”
Proiezione del filmato di Saverio Campanella
Piazza Casale - Santa Maria del Cedro

Un viaggio tra coltura e cultura...
Rievocazione storica
degli anni 50, 60 e 70 tra le piazze, le vie
e gli anfratti del centro storico:

Arti, mestieri e atmosfere del tempo.

Ricette della tradizione nel borgo.

Tante bontà legate da un unico filo conduttore:

Il cedro, con i suoi aromi, le sue fragranze,
e le sue gocce di alchimia.

Vicoli, musica e folclore.

Le suggestive note dei canti popolari
riecheggiano in paese.

Dalle ore 21:00 fino a notte fonda

Musica e Balli a ritmo di Tarantella!

 Per informazioni e prenotazioni: festadellaraccolta@libero.itinfo@cedrodicalabria.it
Tel: +39 0985.42598 - +39 366.1236162 - +39 338.4311858 - +39 342.7025108

Segui anche su Facebook:https://www.facebook.com/museodelcedroSito internet: www.cedrodicalabria.it

MADE’ A SERRASTRETTA

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Uno Slalom d’arte e d’amicizia.

Dalida anche se sei in cielo e brilli assieme alle più belle stelle,  io ti amo”, firmato Pippo Made’.

È questa la dedica lasciata dal grande Maestro Lo Cicero in arte Pippo Madè presso il registro delle presenze ospiti  in Casa Museo Dalida di Serrastretta e questo dichiarato  amore è uno e non l’unico filo conduttore della dodicesima edizione dello Slalom automobilistico  del Monte Condrò a Serrastretta.

La serata di presentazione a cura della socia Maria Antonietta Mascaro che brillantemente ha dialogato in primo luogo con Pippo Madè ma anche con il sindaco di Serrastretta Felice Maria Molinaro, il Presidente Dell’Associazione Dalidà Francesco Fazio, il  segretario della scuderia e pilota Andrea Armanno, con il pilota e figlio di Madè, Rosario Lo Cicero e con il presidente dell’Aci di Catanzaro Eugenio Ripepe.

Numerosi i presenti  in sala  tra cui una nutrita  presenza di amici di Palermo in rappresentanza della gemellata  Scuderia Armanno Corse.

Le sedie di Serrastretta  a opera dell’azienda di Pino Paletta erano tutte occupate dagli ospiti, solo una era vuota, ma la solerte presentatrice ha fatto notare la non casualità della cosa.

Maria Antonietta ha detto come la sedia vuota, vuota non è, è semplicemente riservata a Dalida che a Serrastretta , luogo delle sue radici,  troverà sempre un posto a Lei riservato.

In questo senario nel salone della ex Scuola Elementare Serrastretta  accoglie con una cerimonia carica d’emozione i suoi ospiti e in primo luogo il Maestro Pippo Madè, che nell’occasione ha donato all’Associazione Culturale Dalidà la sua opera intitolata MADÈ A SERRASTRETTA.

La presentazione dell’opera pittorica ha dato il via alla 12° edizione dello Slalom Monte Condrò che grazie a Madè ha avuto un carattere decisamente diverso, molto più ricco . Infatti  l’Associazione Dalidà, organizzatrice dello slalom, con la collaborazione del Maestro , della Scuderia Armanno Corse, dell’Aci di Catanzaro,  si pregia di affermare:“Noi dello slalom ne facciamo un’opera d’arte”.

La serata inizia con i saluti e il benvenuto agli ospiti della città di Palermo da parte del primo cittadino serrastrettese  Molinaro  che ringrazia il Maestro e l’Associazione perché, dice:” un evento di questa portata non arricchisce solo il Museo Dalidà destinatario dell’opera  ma l’intera comunità di Serrastretta”.

La parola poi passa a Francesco Fazio presidente dell’Associazione Dalidà che ha sottolineato il grande impegno e la passione che l’Associazione e i suoi componenti hanno nel creare e nel realizzare i vari eventi nonostante le molte  difficoltà che si vivono in questo particolare periodo socio-economico.

Rosario Lo Cicero, figlio del maestro ricorda come sono cominciati i rapporti con l’Associazione Dalidà e il tutto inizia con la passione da parte di entrambi per l’indimenticata e grande artista Iolanda Cristina Gigliotti, in arte Dalidà. Questa passione porta a curiosare, dice Rosario Lo Cicero, su un sito che poi si scoprirà essere quello dell’Associazione Dalidà. Si consolida l’amicizia   con Angelo Angotti, uno dei più attivi soci dell’Associazione. È nel 2010 Rosario che corre per la prima volta nel borgo presilano con un’immagine di Dalidà sulla sua auto e sempre in quell’occasione recapita all’Associazione Dalidà un ritratto della cantate realizzata dal Maestro, ritratto custodito gelosamente all’interno del Museo Dalidà.

Andrea Armanno segretario dell’Armanno Corse  sottolinea come   il buon uso dei social network sia positivo prova ne è  il risultato di un’amicizia che ha portato al  gemellaggio  tra l’Armanno Corse e l’Associazione Dalidà che oltre a la cosa sportiva,  soprattutto la nascita di una bellissima e profonda  amicizia. Armanno, inoltre esprime la sua profonda emozione e gratitudine al maestro Madè che lo ha ritratto come uno dei protagonisti della sua tela. Infatti Andrea è impresso sull’opera all’interno della 126 blu, la sua auto da corsa.

 

Se dalla visita in dicembre a Palermo  l’Associazione Dalidà  porta a casa la promessa (oggi concretizzata) di  avere in donazione un’importante opera per il Paese di Serrastretta. Oggi  il maestro Madè visibilmente commosso  alla cerimonia  dichiara di voler donare  gratuitamente a Serrastretta nella persona giuridica dell’Associazione Dalidà o del Comune di Serrastretta diverse sue  opere originali così da costituire una maglia della rete internazionale già esistente e alla quale si unirà Serrastretta dove poter ammirare i dipinti di Madè come di altri artisti che vorranno aderire al progetto.

A oggi alcune tappe di questo straordinario itinerario d’arte sono: Palermo, Ravenna, Assisi.

Pronta la risposta positiva del presidente Fazio e soprattutto del sindaco Molinaro che ha dato la disponibilità dei locali a breve pronti.

Il maestro nell’andar via ha ribadito la proposta  e la disponibilità immediata alla donazione delle opere con tanto di atto pubblico.

 

Ma prima di scoprire l’opera  “Madè a Serrastretta” il Maestro ha sottolineato quelle che sono le sue passioni: l’arte soprattutto, i motori, Dalida .

Manifesta  sua profonda fede, la dedizione per la Madonna e per il San Francesco D’Assisi.

È in attesa di essere convocato per offrire la sua ultima opera, “La Divina Commedia”, al Pontefice  e al Presidente della Repubblica.

Tolto il drappo rosso insieme al sindaco Molinaro e al presidente Aci Ripepe che ricopre la tela con dedica all’associazione Dalidà. Il maestro  descrive il quadro dove la figura di Dalida domina con sullo sfondo un cielo stellato con la costellazione della nascita dell’artista rappresentata. Ai suoi piedi un bosco dal quale si sollevano delle sedia volanti verso un artigiano che lavora al suo tradizionale banco da sediario e un’auto da corsa con numero 45 e con scritto Armanno Corse che percorre una strada che porterà a raggiungere traguardi sempre più importanti.

Il maestro ha voluto rappresentare  la faggeta di Serrastretta fonte in passato del legno per la costruzione sedia tipica serrastrettese.  L’artigiano rappresentato è stato ripreso da foto inviate al maestro che individuano  in Mastru Ciccio Mancuso  uno degli ultimi custodi della tradizionale arte dei sediari.

Matteo Mancuso  figlio dell’artigiano  momentaneamente infortunato  è intervenuto alla cerimonia per ringraziare il maestro della grande considerazione ricevuta.

Scoperta l’opera e fatte le foto di rito l’opera di Madè insieme a quella donata della giovanissima serrastrettese Giulia Caruso, che ha disegnato Dalida con un tratto di matita giudicato eccellente dallo stesso maestro Lo Cicero,  si è provveduto a trasferirle nella Casa Museo Dalida dove verranno custodite.

Profonda l’emozione del maestro nel visitare per la prima volta quella che sarà la sede della sua opera  che andrà ad aggiungersi alla sua precedente ed alle altre di autori diversi, già custodite nella Casa Museo.

Per l’occasione la casa si è mostrata anche ospitale avendo approntato un buffet con degustazione  di prodotti locali  a cura dei soci capitanati dal professor  Francesco Angotti  esperto professionista del settore.

Primato calabrese al Vittoriano: in mostra i crest di Antonio Zingali

  • Zingali illustra i suoi crest
  • Locandina Mostra Crest Zingali Vittoriano FORMATO A3

Non era mai accaduto prima d’ora. Antonio Zingali, collezionista crotonese di crest della Marina militare, è il primo cittadino italiano al quale sia stato concesso di allestire una mostra al Vittoriano.

Il monumentale complesso, del quale fa parte l’Altare della Patria, ha ospitato i suoi crest, dal 27 al 29 settembre, nella solenne e suggestiva cornice del Sacrario delle bandiere delle Forze armate.

Disposti sui due lati del Mas dell’eroe Luigi Rizzo e accanto ad altri gloriosi cimeli della nostra storia navale, i circa 160 pezzi della prestigiosa collezione di Zingali hanno destato ammirazione e curiosità nel pubblico.

I tanti visitatori, sia romani che provenienti da altre località italiane, sono stati guidati in un percorso all’insegna della storia, della mitologia, della tecnica navale, delle tradizioni marinare e di quant’altro ogni nave richiama con il suo nome e il proprio motto, frequentemente espresso in latino.

Schede didattiche dei singoli pezzi e delle relative unità e classi, insieme alla proiezione di diapositive, hanno offerto le necessarie informazioni. Zingali, sottufficiale di Marina in congedo e presidente dei sindaci revisori del Gruppo “Cap. Eugenio Corradino Amatruda” dell’Anmi (Associazione nazionale marinai d’Italia) di Crotone, è ormai un veterano di mostre di crest navali.

La sua prima mostra si tenne a Crotone, nel 2009, in occasione del sessantesimo anniversario della fondazione del Gruppo “Amatruda”. Seguirono quelle di La Spezia (2010), Livorno (2011) e Taranto (2012).

Se quella di Livorno fu particolarmente prestigiosa perché allestita nell’Accademia navale, autentico tempio della dottrina e delle tradizioni della Marina militare, la recentissima mostra al Vittoriano appare come il massimo riconoscimento ad un collezionismo tematico che Zingali ha coltivato attraverso gli anni con competenza, pazienza e perseveranza. Essere l’unico cittadino italiano ad avere esposto i propri crest all’interno del monumentale complesso, simbolo dell’Unità d’Italia, è per Zingali, da calabrese, motivo di grande orgoglio.

Un primato che sarebbe stato irraggiungibile – tiene a sottolinearlo – se non ci fosse stato l’apporto organizzativo del primo maresciallo luogotenente Alfonso Zampaglione, responsabile del sito www.naveardito.it e dinamica guida del Comitato ‘Amici di Nave Ardito’.

Anche la mostra di Roma, infatti, è stata allestita in occasione di un raduno, il sesto, degli equipaggi dell’Ardito, cacciatorpediniere lanciamissili ormai in disarmo nel cui nome, sulla scia di ricordi e sentimenti, continuano ad incontrarsi quanti hanno prestato servizio a bordo dell’unità. Al di là del valore espositivo, didattico e storico-navale, le mostre di Zingali si sono rivelate un fattore di promozione dell’identità, della cultura e del turismo della terra d’origine.

Come già avvenuto in precedenti occasioni, i contributi concessi dalla Provincia di Crotone e dall’Associazione nazionale marinai d’Italia – Gruppo “Amatruda” di Crotone – hanno consentito anche al Vittoriano l’allestimento di spazi promozionali dedicati all’Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’ ed a quant’altro Crotone e la sua provincia offrono sul piano delle bellezze naturali, dell’archeologia, delle tradizioni locali e dell’enogastronomia.

Quest’anno vi è stato ancora di più. Il coinvolgimento della docente del Liceo classico ‘Pitagora’ di Crotone, Caterina Fiorita, ha permesso di esporre al Vittoriano pannelli didattici sull’antica Kroton abbinati alla proiezione di diapositive. Insieme ai crest è stato presentato un passato nel quale fiorivano gli studi filosofici e medici, grazie a figure eccelse come quelle di Pitagora e di Alcmeone, e le arti, come testimoniano lo splendido diadema d’oro di Hera, l’askòs bronzeo e altri reperti archeologici dei quali i visitatori hanno potuto ammirare le brillanti immagini. Ancora una volta, i crest di Zingali si sono rivelati “ambasciatori” della nostra cultura.

Giulio Grilletta

TREBISACCE A PARIGI

La dott.ssa Marina Valensise, Direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura a Parigi, ha comunicato all'arch. Silenzi Viselli la decisione dell'Istituto di inserire, nella propria Biblioteca intitolata ad Italo Calvino, il libro "Trebisacce svelata" edito dalla Pro Loco della città. Questo riconoscimento esalta il valore del recente impegno culturale dell'associazione, guidata dal dinamico Presidente Marco Verri e…
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